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IL CENTER SHOT
Si tratta appunto della divergenza del piano di scorrimento della freccia rispetto alla proiezione della corda sui flettenti. Almeno una minima divergenza è necessaria per consentire (rilasciando con le dita) il "paradosso dell'arciere" e la misura di questa divergenza influisce sullo "spine dinamico" della freccia: più esso è lontano dal centro dell'arco e più l'asta dovrà essere flessibile.
Attenzione! Qualsiasi intervento che modifichi il CENTER SHOT modificherà anche lo spine dinamico della freccia.


IL TILLER
E’ il rapporto di equilibrio dinamico tra i due flettenti dell’arco. Possiamo distinguere un tiller “statico” e un tiller “dinamico”. Il tiller statico è l’equilibrio dei flettenti durante la trazione. Il tiller dinamico è l’equilibrio dei flettenti dopo il rilascio, nella fase di trasmissione alla freccia della Eep accumulata dall’arco.
Misurando la distanza tra il flettente superiore e la corda e poi confrontandola con la distanza relativa al flettente inferiore potremo verificare come questo valore nella grande maggioranza dei casi non sia uguale (il tiller, misurando le relative distanze, potrebbe apparire uguale a “zero”: in realtà in questo caso probabilmente l’arco in esame non avrà i due flettenti con identico carico di trazione).

Si definisce tiller “positivo” quando la distanza dalla corda del flettente superiore è maggiore di quella del flettente inferiore; si dice invece tiller “negativo” nel caso opposto.
Si tratta di una differenza “voluta” dal progettista per andare a compensare sia la posizione del “punto di perno” (o pivot point), che non è detto sia al centro della lunghezza dell’arco, sia il nostro modo di effettuare la trazione.
Ecco a cosa serve, di conseguenza, la regolazione del punto d’incocco: a trovare il corretto tiller dinamico (l’equilibrio, la sincronia).


IL PUNTO DI INCOCCO
E’ un segno di riferimento, fissato sulla corda, che serve a posizionare la cocca della freccia sempre al posto giusto. Può essere metallico (sconsigliato) oppure costituito da avvolgimenti in filo di dacron (un filo di una vecchia corda, ma va bene anche il filo interdentale) oppure, in una fase iniziale di ricerca del corretto punto di incocco, può essere costituito da una strisciolina di nastro di carta adesiva che consenta un facile riposizionamento.

La posizione iniziale da cui partire, per un arco ricurvo, deve corrispondere a 1/8” sopra i 90° della squadretta e sotto lo spessore della cocca. - (parliamo del "segno inferiore" del punto di incocco, "sotto" alla cocca che NON può essere l'unico: andrebbe bene invece un unico segno "sopra" in quanto la nostra cocca potrebbe scorrere sulla corda verso l'alto ma ben difficilmente verso il basso) -
Per un longbow converrà iniziare un poco più in alto, fino a 1/2” sopra i 90°.
Il corretto posizionamento del punto d’incocco verrà evidenziato dal volo della freccia.
Se il volo è “pulito” e rettilineo, tutto bene.
Se la freccia “cavalcherà”, cioè avrà evidenti ondeggiamenti sul piano verticale, la posizione del punto d’incocco non è corretta.

punto incocco
da www.earchery.it

Esistono dei metodi per verificare con maggiore esattezza la posizione del punto d’incocco.

Metodo della freccia spennata (nuda)
Una prova semplice ed efficace è quella di scoccare a breve distanza dal battifreccia (7 metri, quindi qualcosa in più dello spazio che deve percorrere la freccia per smettere di flettersi e ritrovare un moto rettilineo) un’asta spennata, priva cioè d’impennaggio, dello stesso tipo di quelle usate normalmente. Se la freccia impatta con la cocca più in alto rispetto alla punta, il punto d’incocco è troppo alto. Se avviene il contrario è troppo basso.

Provate a spostare il punto d’incocco finchè la freccia non impatta parallelamente al piano di tiro.

spennata punto incocco


da www.earchery.it


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Zero ore
music by Emanuele Jaforte